Shortcuts
Biblioteca Centrale Salesiana . Default .
PageMenu- Main Menu-
Page content

Catalogue Tag Display

MARC 21

Dalla parte degli ultimi : una scuola popolare tra le baracche di Roma /
Tag Description
001$ 447747
007$ t
008$ 201109s2020 it af u000 u ita d
020$a9788855220439
100$aSardelli, Roberto,$csac.,$d1935-2019$eautore
245$aDalla parte degli ultimi :$buna scuola popolare tra le baracche di Roma /$cRoberto Sardelli e Massimiliano Fiorucci ; prefazione di Alessandro Portelli.$hLibro
264$aRoma :$bDonzelli Editore,$c[2020]
264$c©2020
300$ax, 197 pagine, 8 pagine di tavole non numerate :$billustrazioni ;$c21 cm
490$aSaggi.$aStoria e scienze sociali
520$aRoma, fine anni sessanta, borgata dell’Acquedotto Felice: centinaia di migranti provenienti dal Centro-sud vivono nelle baracche. Un giovane prete, Roberto Sardelli, decide che è quello il posto in cui andare a vivere; non solo: è il luogo ideale per fare una scuola. E quella che nascerà nella baracca n. 725 sarà una delle più straordinarie iniziative di pedagogia popolare mai realizzate in Italia. Le lezioni di don Sardelli, basate sul nesso tra istruzione e riscatto sociale, non forniscono solo nozioni, ma trasformano la testa dei giovani. La miseria e l’emarginazione possono essere sconfitte attraverso la presa di coscienza della propria condizione e attraverso lo studio: questa è la lezione più importante che i ragazzi apprendono. Rivoluzionare sé stessi per rivoluzionare la realtà in cui si vive e la realtà che appare più remota, ma in cui ci si rispecchia. Tutto ciò nella «dolorosa coscienza – scrive Alessandro Portelli nella prefazione – che per gli “ultimi” ogni conquista è pagata con pesanti prezzi umani ed è anche precaria e spesso deludente». È lo stesso don Roberto a raccontarsi ripercorrendo la propria vita, gli incontri decisivi, come quello con don Milani, e i contrasti con le autorità, politiche e religiose, le sconfitte e le vittorie; da queste conversazioni – raccolte da Massimiliano Fiorucci pochi anni prima della scomparsa del sacerdote – traspare indomito quello spirito anticonformista che aveva trasmesso ai giovani: erano stati loro, non a caso, a scrivere la famosa Lettera al Sindaco – riprodotta nel volume – con cui chiedevano con forza alla massima carica della capitale di fare finalmente qualcosa per la borgata. Oggi, di fronte al crescente successo di una visione utilitaristica dell’educazione, la Scuola 725 si pone come un eccezionale modello alternativo, un’idea di scuola aperta a tutti e strumento di liberazione e di emancipazione sociale e morale--Quarta di copertina
600$aSardelli, Roberto,$csac.,$d1935-2019
650$aScuole popolari$zRoma
700$aFiorucci, Massimiliano,$d1968-$eautore
700$aPortelli, Alessandro,$d1942-$eautore di prefazione
830$aSaggi.$pStoria e scienze sociali
852$m6-B-11533$xS
Quick Search