Autore |
Mazzitelli, Francesco, F.D.P., 1967- autore |
Titolo |
Urget unda flammam : il significato battesimale del cero pasquale / Francesco Mazzitelli. Libro |
Pubblicazione |
Roma : Edizioni Liturgiche, [2020] |
©2020 |
Descrizione fisica |
264 pagine, 11 pagine di tavole, 3 pagine di tavole non numerate ; 24 cm |
Serie |
Bibliotheca "Ephemerides liturgicae". "Subsidia" ; 192 |
Nota bibliografica |
Bibliografia: pagine [13]-31 |
Riassunto |
Lo scopo di questa ricerca è quello di proporre una nuova ipotesi sull’origine del cero pasquale e il suo legame con il battesimo. L’uso del cero sorse nell’Italia settentrionale verso la fine del IV secolo, in un contesto ariano, e fu accolto a Roma, ma non nella liturgia papale, in concomitanza con la condanna del Pelagianesimo. Il punto di partenza dell’indagine è la colonna di porfido, che l’imperatore Costantino fece collocare nel centro della vasca nel battistero lateranense, elemento architettonico che sembra aver ispirato l’immersione del cero nel fonte. Questo rito vuole significare la discesa della grazia santificante sull’acqua per la rigenerazione dei neofiti. In alcune antiche tradizioni liturgiche, il legame tra il cero pasquale e il fonte battesimale venne reso più esplicito collocando la benedizione del cero dopo le letture e prima della benedizione del fonte. Nella liturgia romana, questo legame si allentò gradualmente, quando si cominciò a celebrare la veglia pasquale senza i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Recuperare l’intimo legame tra il cero e il fonte serve a render più esplicita l’altissima vocazione che i cristiani ricevono nel battesimo: diventare, per grazia, partecipi della vita divina (cf. 2 Pt 1,4)--Quarta di copertina |
Soggetto |
Cero pasquale -- Aspetti storici e liturgici |
Serie |
Bibliotheca Ephemerides liturgicae. Subsidia 192 |
Nuova Numerazione |
446558 |
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