Riassunto |
Nei primi due capitoli, l’autrice parla della deportazione ad Auschwitz, un orrore indescrivibile narrato subito dopo il ritorno, all’età di 25 anni. Poi, tema del volume diventa un altro tipo di esperienza, quella di psicoanalista, sintetizzata così: dall’ascolto sospettoso all’ascolto rispettoso, da uno stare con il paziente sul chi va là a un ascoltarlo con rispetto, facendosi condurre alla scoperta di cosa vuol dire, per lui o per lei, essere quello che è. Il percorso scientifico, tra i più originali nel panorama italiano, si snoda con molta coerenza, toccando argomenti diversi: dal desiderio dell’analista alla telepatia, al come lavorava veramente Freud con i suoi pazienti. Una vivace intervista, che tocca i vari punti della vicenda umana e scientifica dell’autrice, chiude la raccolta. Il libro non si rivolge solo agli addetti ai lavori ma anche a chiunque voglia lasciarsi coinvolgere nell’avventura di una persona che ha attraversato il secolo appena concluso partecipando ad eventi storici e scientific |